
La chiamerò marmellata di mele cotogne demodè. O Retrò.
è dal giorno di San Martino, 11 Novembre, che devo postarla e una cosa e l'altra e mettici pure il soggiorno londinese non ne ho mai avuto tempo.
e adesso risulta così, demodè. perchè non è più stagione di Mele Cotogne e nessuno si accingerà a farla e provarla. e questo mi rende particolarmente infelice.
Però la lascio qui, da tenere buona...perchè questa marmellata è davvero buona.
alla facciaccia di tutti quello che dicevano che le mele cotogne avessero solo profumo e niente sapore, che non fosse buona.
e invece è a dir poco meravigliosa...giusta densità, giuste dosi...
prepararla è stata una piacevole mattinata, ero da sola, e tutto intorno aveva preso profumo di mele cotogne, che non è andato via fino a pomeriggio inoltrato quando mio babbo è tornato a casa e ha spalancato tutto con la scusa "mi sembra di stare in ospedale"...
ma passiamo alla ricetta:
Ingredienti:
1kg di mele cotogne, succo di un limone, 400g di zucchero, 1 bustina di vanillina
Lavare bene le mele ma NON sbucciarle, dividerle poi in 4 parti togliendo il torsolo e dividerle poi a loro volta in 2 o 3 cubetti immergendole in una ciotola piena d'acuqa e limone per non farle annerire.
Alla fine toglierle, far sgocciolare bene e metterle in una pentola con due bicchieri d'acqua. Fare cuocere fino a che la frutta si sarà ammorbidita e spappolata :)
Dopodichè setacciare il tutto con un passaverdure e riporre la polpa nella pentola con lo zucchero e la vanillina. Cuocere poi a fuoco lento per 4o minuti mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno fino a quando non sarà liscio e omogeneo.
*La marmellata sarà cotta quando la striscia lasciata dal cucchiaio lascia il segno sulla polpa.
Aggiungere il succo di limone e far cuocere per 5 minuti, dopodichè versare la confettura bollente in barattoli sterilizzati che verranno disposti a testa in giù fino a che si formi il sottovuoto.
Marmellata di Mele cotogne a parte si avvicina il Natale ogni giorno di più, e non c'è giorno che non vada in giro a farmi una passeggiata, a vedermi gli addobbi
-dacchè ogni giorno ce ne sono di nuovi- e a parte l'albero in Piazza Maggiore che ogni anno è più penoso del precedente gli altri sono molto belli.
Mi da pace. Senza ipod che ogni tanto è bello pure ascoltare i rumori e il frastuono della città, e altre i silenzi che un parco può regalare.
Questo Natale è il primo con una delle persone che sarà per molto altro tempo la più importante ma anche il primo senza una di quelle che è stata da sempre e sarà per sempre la più importante. Confesso di aspettarlo con una leggera malinconia.
Commenti
la dedica a tua nonna mi fa piangere.
il titolo del blog mi fa ridere.
un abbraccio
bacio,
cristiana
un abbraccio virtuale...